Mappa Euro: Diritti LGBTI in Europa – Una Guida Completa
La Mappa Euro, pubblicata annualmente da ILGA-Europe, offre una panoramica completa del panorama legale e politico per le persone LGBTI in 49 paesi europei. La mappa utilizza un sistema di punteggio da 0 a 100% per classificare i paesi in base ai loro progressi in aree come uguaglianza, non discriminazione, diritti familiari e riconoscimento legale di genere. Quest’analisi dettagliata consente confronti tra le nazioni ed evidenzia sia i progressi che le battute d’arresto nella protezione dei diritti LGBTI.
Mentre alcuni paesi europei si battono per i diritti LGBTI, altri sono indietro, creando un quadro complesso e spesso contrastante in tutto il continente. I regimi autoritari spesso utilizzano la capro espiatorio delle persone LGBTI per consolidare il potere e mobilitare il sostegno, mentre altre nazioni dimostrano un forte impegno per i diritti umani.
Malta continua a guidare la classifica dei diritti LGBTI, mantenendo il primo posto nella Mappa Euro per nove anni consecutivi. L’Islanda ha fatto passi da gigante, balzando al secondo posto con un punteggio impressionante dell’83%, grazie a una legislazione progressista che vieta la terapia di conversione e garantisce l’assistenza sanitaria trans-specifica depatologizzata. Il Belgio, con un punteggio del 78%, ha anche vietato la terapia di conversione e si è assicurato la terza posizione.
Al contrario, Russia, Azerbaigian e Turchia occupano le ultime tre posizioni nella Mappa Euro, con punteggi rispettivamente del 2%, 2% e 5%. Il punteggio della Russia è crollato a causa della legislazione che vieta il riconoscimento legale di genere e l’assistenza sanitaria trans-specifica. All’interno dell’Unione Europea, la Polonia rimane in fondo alla classifica con un punteggio del 18%, seguita da Romania (19%) e Bulgaria (23%). Queste disparità sottolineano le significative sfide che rimangono per garantire pari diritti alle persone LGBTI in tutta Europa.
I risultati chiave della Mappa Euro rivelano significative lacune nelle protezioni legali e nell’accettazione sociale per le persone LGBTI in varie categorie: solo dieci paesi hanno vietato le pratiche di conversione; sei paesi non offrono alcuna protezione legale contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere; e il matrimonio egualitario è legale solo in 21 paesi.
Il pieno riconoscimento legale della genitorialità trans esiste solo in sei paesi. Germania, Grecia, Islanda, Malta, Portogallo e Spagna sono le uniche nazioni che vietano interventi medici non necessari sui bambini intersessuali. Dieci paesi non dispongono di alcun quadro giuridico per il riconoscimento legale di genere, mentre Bulgaria, Ungheria e Russia hanno emanato leggi che lo rendono impossibile. Solo undici paesi consentono il riconoscimento legale di genere basato sull’autodeterminazione. Queste statistiche rivelano una necessità critica di continua advocacy e azione legislativa per garantire i diritti umani fondamentali per le persone LGBTI. La libertà di riunione e di associazione per le comunità LGBTI è soggetta a restrizioni o minacce attive in almeno tredici paesi.
Inoltre, l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono riconosciuti come criteri validi per chiedere asilo in 27 paesi, mentre solo sei paesi offrono protezione legale per i richiedenti asilo intersessuali. La Mappa Euro evidenzia la precaria situazione in cui si trovano molte persone LGBTI in cerca di rifugio dalle persecuzioni. Il diritto di vivere apertamente e liberamente senza paura di discriminazioni o violenze rimane una realtà lontana per molti in Europa.
La Mappa Euro classifica i suoi risultati in aree specifiche come Asilo, Spazio della Società Civile, Integrità Corporea Intersessuale, Riconoscimento Legale di Genere, Crimini d’Odio e Discorsi d’Odio, Uguaglianza e Non Discriminazione e Famiglia. Ogni categoria fornisce una ripartizione dettagliata della legislazione, delle politiche e degli atteggiamenti sociali specifici di ciascun paese che influiscono sui diritti LGBTI. Ciò consente una comprensione granulare delle sfide e dei progressi compiuti in ciascuna area specifica.